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Actualités juridiques

ISCRIZIONE IVA INTRACOMUNITARIA

Posted on : Ottobre 11, 2022
 

ISCRIZIONE IVA INTRACOMUNITARIA

Posted on : Ottobre 11, 2022
 

Iva all’importazione: promemoria delle nuove regole dichiarative

Posted on : Aprile 27, 2022

L’IVA applicabile alle importazioni deve ora essere dichiarata alla Direzione Generale delle Finanze Pubbliche (DGFiP) nella dichiarazione IVA, e non più alla Direzione Generale delle Dogane e dei Dazi Indiretti (DGDDI) durante le operazioni di sdoganamento.

Diverse informazioni, al fine di facilitare la tua dichiarazione:

  • la dichiarazione online è precompilata con l’importo dell’IVA all’importazione da riscuotere (esclusi i regimi fiscali sospensivi – RFS), in base agli elementi che tu o i tuoi rappresentanti doganali registrati (RDE) avete precedentemente dichiarato alla DGDDI.< /li>

Il precompilazione ha effetto dal 14 di ogni mese per le operazioni effettuate nel mese precedente;

  • È possibile accedere ai dettagli dell’importo precompilato nell’area “DONEES ATVAI” del proprio account professionale sul sito Web doganale.gouv.fr; oltre ai numeri di dichiarazione e, per voce di dichiarazione, alla base imponibile per aliquota e nomenclatura, ora include le informazioni che identificano le RDE (Nome e codice EORI); e
  • il termine per la presentazione della dichiarazione IVA è il 24 di ogni mese per tutti i soggetti passivi dell’IVA all’importazione.

Gli importi precompilati devono essere controllati dall’utente e corretti se necessario.

A tal fine, è necessario assicurarsi di disporre delle informazioni necessarie, in particolare se si utilizza un rappresentante doganale registrato (RDE) per convalidare l’importo dell’IVA all’importazione.

In caso di discrepanza tra l’importo precompilato e quello che ritieni di dover dichiarare, dovrai correggere l’importo precompilato dell’IVA riscossa e ti invitiamo a contattare eventualmente la RDE per tenerla informata.

Prima di convalidare la tua dichiarazione, spetta anche a te completare la tua dichiarazione con i dati non precompilati: come le basi IVA imponibili all’importazione quando utilizzi un RFS, le basi non imponibili e l’importo dell’IVA deducibile relativa.

Precisione sulla popolazione degli importatori

La riscossione dell’IVA all’importazione sulla dichiarazione IVA riguarda tutti i soggetti passivi e non soggetti passivi che hanno una partita IVA intracomunitaria valida in Francia.

Ti ricordiamo che la partita IVA intracomunitaria deve ora essere inserita nelle tue dichiarazioni doganali.

Diversi dettagli a seconda della tua situazione:

  • Se sei posto in regime fiscale semplificato (RSI) in termini di IVA e intendi effettuare importazioni, non potrai più beneficiare della RSI e dovrai presentare una dichiarazione IVA secondo la normale regime di tassazione, dopo aver informato il vostro ufficio fiscale.
  • Se sei posto in regime di esenzione IVA, devi dichiarare l’IVA relativa alle importazioni sulla dichiarazione IVA n°3310-CA3, per il mese in cui l’IVA è diventata esigibile.

Se non disponi di una partita IVA intracomunitaria francese quando importi merci in Francia, ti invitiamo a contattare il tuo ufficio fiscale per ottenerne una.

Gabinetto Nicolas BRAHIN

Advokatfirma i NICE, Avvocati in NICE

contact@brahin-avocats.com

1, Rue Louis Gassin – 06300 NIZZA (FRANCIA)

Tel : +33 493 830 876 / Fax : +33 493 181 437

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Imposta sul reddito: cosa cambia nel 2022

Posted on : Aprile 15, 2022

Tassazione

Non si tratta di fare scalpore, anzi.

A pochi giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali, Bercy ha lanciato giovedì l’ultima campagna quinquennale di dichiarazione dei redditi – che resta un obbligo per tutti nonostante la ritenuta d’acconto – e non ha esitato a sottolineare le nuove disposizioni che possono renderlo possibile per alleggerire un po’ la bolletta dei contribuenti.

Quest’anno, è più precisamente l’applicazione dell’eccezionale aumento del 10% della scala chilometrica che dovrebbe essere seguita da vicino da un certo numero di famiglie. Coloro che sopportano il peso maggiore dell’esplosione dei prezzi del carburante.

Annunciato lo scorso gennaio dal governo proprio per ridurre il costo dei prezzi alla pompa, questo provvedimento prevede più specificamente una rivalutazione “eccezionale” – del 10%, quindi – della scala chilometrica.

Ciò consente alle famiglie di detrarre dal reddito imponibile, ogni anno, le spese relative all’utilizzo del proprio veicolo per trasferte di lavoro.

Viene determinato in base al tipo di veicolo e ai chilometri percorsi.

Solo qui, per beneficiare di questo forte impulso dovuto alla rivalutazione, le famiglie devono optare per la detrazione dei costi effettivi e quindi rinunciare all’abbattimento forfettario del 10% che si applica in automatico.

Questa non è una conclusione scontata in quanto questa opzione “costi effettivi” può essere considerata più complessa.

Molte persone hanno interesse a passare ai costi reali, devono utilizzare questo strumento.

È il caso, ad esempio, di un single di 30 anni il cui reddito netto imponibile per il 2021 è di 28.000 euro, che ogni giorno percorre 50 km per recarsi al lavoro.

Secondo i calcoli del DGFiP, se questa persona opta per l’indennità forfettaria del 10%, otterrà una detrazione di 2.800 euro dal suo reddito imponibile.

Se sceglie la detrazione dei “costi effettivi”, e quindi beneficia della rivalutazione del 10% della scala chilometrica, avrà una riduzione di 4.880 euro.

Per garantire che i contribuenti optino per l’opzione migliore, il DGFiP ha messo un simulatore online dedicato al calcolo dei costi chilometrici e delle altre spese professionali.

Più sorprendentemente, il fisco si impegna addirittura ad applicare automaticamente l’opzione più vantaggiosa per le famiglie che sbagliano..

Costi del telelavoro

Altra misura proposta: il credito d’imposta per le famiglie che hanno installato nella propria abitazione una colonnina di ricarica per veicoli elettrici.

In particolare, tale beneficio fiscale corrisponde al 75% dell’importo delle spese sostenute lo scorso anno nel limite di 300 euro per sistema di tariffazione, precisa l’amministrazione fiscale.

L’esecutivo ha inoltre deciso di rinnovare nel 2021 l’esenzione delle spese professionali legate al telelavoro.

Questa misura era stata messa in atto per l’anno 2020 durante il quale molti dipendenti hanno lavorato da casa a causa di confinamenti e restrizioni per combattere il coronavirus.

Nel dettaglio, questa esenzione è limitata a 2,50 euro al giorno di telelavoro, 55 euro al mese e 580 euro all’anno, poco più dei 550 euro previsti nel 2020.

Infine, l’Agenzia delle Entrate si sta mobilitando con il Ministero dell’Istruzione Nazionale per migliorare il tasso di utilizzo delle borse di studio, ritenuto “insufficiente”.

Le famiglie con figli all’università o al liceo potranno verificare i propri diritti in questo ambito al termine della dichiarazione dei redditi online, tramite un simulatore.

Quest’anno i termini per la compilazione delle dichiarazioni online vanno dal 24 maggio all’8 giugno, a seconda del dipartimento.

Nicolas Brahin esperto di ottimizzazione fiscale a Nizza
Avvocato presso l’Ordine degli Avvocati di Nizza per molti anni, Nicolas Brahin ha accompagnato centinaia di persone nel loro processo di ottimizzazione fiscale. Fiducia, in particolare per i risultati concreti ottenuti e per i risparmi realizzati. Ugualmente a suo agio con i clienti esteri, lo studio Brahin collabora regolarmente con cittadini di nazionalità scandinava o dell’est europeo.

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Museo Nazionale Eugenio Delacroix
Associazione Yellowstone
Conservazione delle tartarughe
Amici del Museo